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A Fluxus parteciparono, come raramente accade nella storia dell'arte, diverse donne, artiste provenienti da luoghi e percorsi disparati - Yoko Ono, Charlotte Moorman, Alison Knowles, Shigeko Kubota, Takako Saito, Mieko (Chieko) Shiomi - oltre a figure che incrociarono Fluxus nel corso di un cammino artistico e teorico individuale, come Kate Millet, femminista ed attivista, Simone Forti e Carolee Schneemann attive al Judson Dance Theater di New York all'inizio degli anni Sessanta. Ed è proprio da questa angolazione, ampliata ad una ricostruzione genealogica dell'intero percorso artistico, che questo volume intende raccontare la storia e la filosofia Fluxus. Il volume propone due percorsi tematici di lettura: da un lato l'aspetto concettuale del fenomeno sperimentale, già implicito nel termine "Concept Art" coniato da Henry Flynt, che prese corpo nei concerti di Musica Antiqua et Nova coordinati da George Maciunas nella AG Gallery (New York, 1961); dall'altro, la selezione di opere di artiste che indagarono, parallelamente all'implicita critica al sistema dell'arte, nuovi concetti di identità considerando il ruolo e pertanto l'immagine femminile come prodotti dalla realtà sociale e culturale - identità non più solo scritte, ma anche scriventi, in senso linguistico e performativo.